Manco da questo luogo dal 2016 anno in cui il grande terremoto lo ha devastato. Potevo tornarci molto prima ma l’idea di vedere un posto così bello, che ho amato fin da subito quando l’ho conosciuto per la prima volta nel 2004, devastato e quasi inesistente mi faceva stare male quindi ho procrastinato finchè ho potuto. Un mio caro amico fotografo il sabato sera mi telefona e mi dice “Hai gente da portare in giro domani? ” io rispondo “No…il tempo è brutto” e lui “Che facciamo? li tiriamo domani 4 scatti sui Sibillini?”. Ovviamente io quando si parla di fotografare non mi tiro mai indietro e preparo tutta l’attrezzatura per la missione. Il meteo non è un granchè, ma per chi fa fotografia ad un certo livello uscire in giornate con tempo non stabile può diventare un’occasione unica per cogliere momenti unici ed emozionanti. La domenica mattina da Perugia partiamo per i monti Sibillini, con noi sino sono aggiunti, come al solito, mia moglie e mio figlio anche loro desiderosi di tornare a Castelluccio. E’ una giornata fredda, attraversiamo la Valnerina quasi tutta imbiancata dalla neve e arrivati a Norcia ci fermiamo a salutare un mio collega guida per poi ripartire e raggiungere il Pian Grande e Castelluccio. Lo scenario è unico, il bianco della neve la fa da padrone su questo sconfinato altopiano carsico, le nuvole avvolgono il monte Vettore, il vento crea strane forme sulla neve. Ed eccolo davanti a noi materializzarsi Castelluccio, fa un po impressione vederlo con metà delle abitazioni che non ci sono più ma comunque è e rimane un luogo emozionante. Parcheggiata la mia Land Rover nella piazzetta ci prepariamo per la ciaspolata e si parte per la Val di Canatra aprendo così le danze con gli scatti fotografici a paesaggi suggestivi e a tratti anche un po inquietanti visto il tempo fortemente instabile. Aggiriamo il monte Veletta e dopo una bella salita nel bosco svalichiamo e davanti a noi si apre tutto il pian grande e in lontananza Castelluccio. Scenari surreali e un piccola bufera di neve ci accompagnano fino al rientro nella piazzetta del paesino. Lì decidiamo di fermarci a mangiare qualcosa in un piccolo Bistrot che ci ha servito delle pietanze buonissime a prezzi veramente onesti. Ho visto nel sorriso e negli sguardi accoglienti dei gestori una grande voglia di ricominciare, di ritrovare la normalità, l’ottimismo di chi vive quei luoghi da sempre e non è stato capace di abbandonarli. Gente di montagna, gente vera a cui auguro di veder presto risplendere di nuovo l’amato Castelluccio di Norcia…sua maestà dei monti Sibillini.